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Niente mercatino di Natale, gli ambulanti boicottano il comune

Il mercatino di Natale è un disastro, solo cinque ambulanti accettano. Si va verso lo spostamento a piazza della Repubblica

Non ci sarà nessun mercatino natalizio, quest’anno, a Viterbo. Nonostante i disperati tentativi di mediazione in extremis tra il Comune e gli ambulanti, gli ultimi hanno deciso di boicottare in blocco l’iniziativa dell’amministrazione. Dei 18 che avevano presentato domanda, solo in cinque hanno confermato l’intenzione di voler aderire al bando. E sarà da vedere se anche questi non si tireranno indietro. Gli altri, in aperta polemica, hanno rinunciato, gettando alle ortiche il piano della giunta Frontini.

Con cinque bancarelle, rimane difficile anche solo chiamarlo mercatino. E bisognerà rivedere anche la paventata chiusura al traffico di via Marconi, si va dunque verso lo spostamento totale in piazza della Repubblica. Perché per numeri così esigui non si può blindare un’arteria importante per tutto il centro. Ma questa è la cronaca di un disastro annunciato ormai da settimane.

Un risultato misero, per usare un eufemismo, nettamente al di sotto delle aspettative del sindaco Chiara Frontini e della sua squadra, andati a sbattere contro le loro stesse pretese. In primis, quella di non ascoltare le rimostranze degli ambulanti, che chiedevano di potersi sistemare al Sacrario in quanto non reputavano commercialmente appetibile via Marconi. La maggioranza civica ha tirato dritto, al Sacrario resteranno gli stand del food. Inoltre, s’intendeva utilizzare il mercatino natalizio come da cavia per poi riportare in centro storico quello del sabato, attualmente al Carmine. Per queste ragioni è partita la rivolta.

Quel che ne è uscito è un esito addirittura peggiore degli anni passati, compreso lo scorso, quando al timone di palazzo dei Priori c’erano il centrodestra e Giovanni Maria Arena. Basti pensare che, a fronte dei soli cinque operatori che effettivamente prenderanno parte all’iniziativa, erano stati previsti ben 34 posteggi per le bancarelle, le quali dovevano essere dislocate tra via Marconi e piazza della Repubblica. 

Dopo una serie di proroghe all’avviso e di vertici, ieri c’è stato un ultimo incontro negli uffici tra le parti, con l’obiettivo di scongiurare il disastro. Dal Consorzio Natale, l’organizzazione degli ambulanti, rilasciano alcune dichiarazioni: “Eravamo convinti che si potesse evitare tutto questo, invece hanno voluto lo scontro. Questo spostamento ci sarebbe costato un occhio della testa. Avremmo dovuto pagare la Tosap, l’allaccio alla corrente, la sorveglianza e, ovviamente, le merci. Non siamo lì per fare vetrina, per noi si tratta di un investimento e vogliamo lavorare”. Raccontano anche alcuni retroscena: “Volevano farci scegliere il posteggio e pubblicare dopo la graduatoria, un fatto inusuale. Facciamo fiere in tutta Italia da anni e non funziona così ma al contrario. Quando abbiamo fatto obiezione, ci è stato detto che la graduatoria l’avrebbero messa dopo. Avevano anche pronta la piantina, ma la nostra contrarietà a piazza della Repubblica è stata ribadita nuovamente. Infine, siamo stati invitati a non fare polemiche sui giornali. In tanti anni non abbiamo mai visto un atteggiamento simile da parte di una giunta comunale”.

Si è sparsa anche la surreale voce - assolutamente non confermata da fonti istituzionali - secondo cui dal Comune vorrebbero erogare una sovvenzione a fondo perduto a quei cinque operatori che hanno aderito. Dal palazzo, come detto, arrivano secche smentite.  “Qualora fosse vero, questo contributo non è stato mai menzionato sul bando o alle riunioni a cui abbiamo partecipato in Comune”, sostengono dal Consorzio.

Dunque, nessun mercatino dall’8 dicembre all’8 gennaio. E pensare che quello viterbese era stato inserito tra i 20 migliori Natali d’Italia. Quest’anno, sarà decisamente sottotono. 


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