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Il Bagnaccio rivive grazie agli studenti: realizzato un percorso etnobotanico per "godere delle specie vegetali e animali ospitate"

Il progetto, finanziato dal ministero della Famiglia, ha coinvolto i licei Buratti e Santa Rosa e ha portato alla valorizzazione e ristrutturazione del parco naturalistico-termale chiuso da un anno

Progetto Green emotion al Bagnaccio

Chiuso da un anno, il Bagnaccio sopravvive (nonostante tutto) grazie alla costante manutenzione dell'associazione che lo gestisce e agli interventi negli ultimi mesi degli studenti dei licei Buratti e Santa Rosa che ne hanno impedito la morte.

Il parco naturalistico-termale, infatti, è stato sede delle attività didattiche di un progetto che ha consentito la valorizzazione e la ristrutturazione di questa area ormai fuori uso. Si tratta del progetto Green emotion, finanziato dal ministero della Famiglia, che ha portato alla realizzazione di un percorso etnobotanico e delle parcelle dimostrative sulle specie vegetali di zona.

"Sono state messe in campo - spiegano i coordinatori del progetto - azioni educative, per i ragazzi dei licei coinvolti, atte alla realizzazione di output concreti che da oggi entreranno a far parte della splendida area naturalistica-protetta". Si è partiti dalla ristrutturazione dello spazio del Bagnaccio. "È stata assolutamente necessaria - sottolineano i coordinatori di Green emotion - per l'ospitalità dei ragazzi e dei partner, e ha consentito una valorizzazione dell'area e dei cambiamenti strutturali che consentono oggi a chi visita il parco di godere al meglio delle specie vegetali e animali, molte protette, ospitate in zona".

Dopo oltre dodici incontri, il progetto è concluso. E mercoledì, alle 16, proprio al Bagnaccio di strada del Garinei si terrà l'evento di chiusura. Sarà l'occasione di assistere ai lavori e alle attività svolte.

Il progetto Green emotion rientra nel programma Educare insieme che ha previsto la realizzazione di progetti con azioni sperimentali e innovative, educative e ludiche per l'empowerment dell'infanzia e dell'adolescenza in grado di favorire il benessere psico-fisico dei giovani. Tra i partner, i sostenitori e i collaboratori, oltre ai licei Buratti e Santa Rosa, ci sono stati l'orto botanico dell'Unitus e l'ente che gestisce il Bagnaccio, accompagnati dalla capofila del progetto la cooperativa l'Universale 2000 e dall'Aps Genitorinform@.


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